mercoledì 27 aprile 2016

Ancora sfoghi

Volevo iniziare il post di oggi con un video e delle foto fatte qualche tempo fa. Ma i recenti avvenimenti mi hanno fatto cambiare idea.

Citando lo stato che ho postato oggi su facebook;
Oggi sono al limite. Forse non vi rendete conto di quanto mi senta inadeguata quando mi chiamate "smemorata" o vi burlate di me dicendo che sono una che si scorda tutto, che ho poca memoria, che non potete fare affidamento su di me o che "vivo fra le nuvole." Pensate, anche solo per un momento, il fatto di dover assumer un farmaco che ha come effetti collaterali "disturbi della memoria" "compromissione della memoria" "perdita di memoria" "confusione" e "lentezza di pensiero."Sono stanca di tutto questo.

È tutto scaturito dalla mia idea di comprarmi una mappa. Di Roma. Della città in cui vivo da dodici anni ormai.
Molte persone non si rendono conto di ciò che ho passato e sto passando in questo periodo. Negli ultimi tre anni la mia testa è andata letteralmente in TILT, e ricordo poco e niente di quello che è successo. Non ricordo le persone, non ricordo la storia, non ricordo... le strade. 
Ebbene sì, non le ricordo. Ricordo che andavo a scuola tutte le mattine da Piazza Del Popolo a San Giovanni a piedi, ma ora non so più nemmeno come è fatto San Giovanni.
I farmaci che ho assunto e che sto assumendo hanno una vastissima gamma di effetti collaterali, ed io, nella mia ingenuità, ho capito solo molto tardi che non sono io ad essere scema ma che sono i farmaci!

Quando devo capire cosa fare, capire la direzione da prendere, o trovare velocemente una soluzione, mi viene detto: "Nicole, sveglia!"
Quando chiedo cortesemente a chicchessia di ripetermi qualcosa, mi viene detto: "Stai scherzando? Te l'ho detto un minuto fa, attizza le orecchie!" Ma quando? Io non me lo ricordo MAI. Mai! A volte temo che le persone mi prendano in giro.
Ridono di me quando mi scrivo tutte le cose da fare, quando prendo la mappa per andare all'ufficio postale o quando fotografo/scrivo frettolosa sul taccuino tutte le cose belle che vedete sul mio blog. 

Oggi per andare a comprare il tè ho usato il navigatore. Il navigatore per andare al negozio a dieci minuti da casa.
E mentre camminavo, con quella voce meccanica nelle orecchie non riuscivo a contenere le lacrime. Mi sono sentita così stupida, così incapace... incapace persino di trovare una strada da sola. Una persona sana dopo quest'esperienza la strada dovrebbe ricordarsela... Io no. Io non ricordo un cazzo. Ma la destinazione l'ho memorizzata nel navigatore, quindi va bene. Va bene per il navigatore, non per me.

Sì, sono distratta, la sono sempre stata, ma c'è un limite anche quando si scherza.
A chi assume il mio stesso farmaco: vi sono vicina. 

Ieri sono andata da un'altro nutrizionista che mi ha diminuito ancora di più il farmaco. Voglio guarire, voglio disintossicarmi.
Prima o poi questa storia finirà. E arriverà il giorno in cui mi filmerò mentre butterò tutte le pillole nel water e poi tirerò la catena.

Grazie per aver letto fino a qui...
A presto.


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