lunedì 21 dicembre 2015

Latepost: 14/11/15 Venezia parte 3- (ultima parte) Gardone - Vittoriale degli Italiani e Salò


 Post del primo giorno (click per leggere)
Post del secondo giorno (click per leggere)
Video vlog - Alice in Venice (click per visualizzare)

Ci siamo, è arrivata finalmente l'ultima parte.
Proprio mentre uscivo dal Caffè Florian, con un cornetto al pistacchio in una mano e la valigia nell'altra ho udito il suono familiare del campanile di San Marco. Forse mi stava salutando... 
Ci siamo imbarcati, i gondolieri costeggiavano il nostro traghetto cantando canzoni ed i gabbiani volavano alti nel cielo.

 


colazione a Piazza San Marco



No ma... tramezzini così grossi a Roma mai??



Arrivederci Venezia <3



13 novembre: partenza da Venezia
Siamo arrivati a Padova, la nebbia era talmente fitta che pareva Silent Hill. Non potevo che esserne felice xD




Il 14 novembre siamo ripartiti, destinazione Gardone Riviera. Più precisamente, destinazione Vittoriale.
Il Vittoriale degli Italiani (eretto fra il 1921 ed il 1938) è stata la dimora dove lo scrittore Gabriele D'Annunzio ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Si presenta come un imponente complesso di edifici, vie, giardini, un teatro all'aperto e persino la prua di una nave militare (la nave Puglia) con un museo al suo interno. 








Chiamata anche Priora, è fastosa, labirintica e contiene più di 33.000 libri (D'Annunzio non li ha mai letti.) All'ingresso vi sono due sale d'attesa, una bella, ampia per gli ospiti desiderati ed un'altra stretta e angusta per gli ospiti indesiderati. Gabriele D'annunzio faceva collocare gli ospiti desiderati nella sala ampia, mentre gli ospiti indesiderati venivano fatti accomodare nella sala stretta cosicché potessero sentirsi a disagio e talvolta faceva alzare il riscaldamento per indurli a lasciare l'abitazione il prima possibile.

La sala da pranzo era bellissima e in stile art decò, con un lungo tavolo e muri decorati. Cosa caratteristica... D'Annunzio aveva una tartaruga, che morì a causa di indigestione di fiori. Fece collocare il suo corpo imbalsamato sul tavolo della sala da pranzo. Un modo originale (e abbastanza inquietante) per ricordare ai commensali di non mangiare troppo, altrimenti si rischia una brutta fine.

La stanza che mi è piaciuta di più è L'Officina. è il suo studio, al quale si accede salendo tre gradini, e passando sotto un architrave molto basso che costringe il visitatore a piegarsi in avanti. il tutto è stato fatto apposta, poiché in quella stanza venivano create nuove parole e i suoi nuovi romanzi, ed il visitatore doveva letteralmente ed obbligatoriamente "inchinarsi" al suo lavoro.
Durante il fascismo non si potevano utilizzare parole straniere come ben sapete. Una delle parole che è stata inventata nella sua Officina? La usiamo tutt'ora. Tramezzino.
Geniale.









la famosa camicia da notte con l'oblò xD






Questa è stata l'ultima tappa di questo lungo e meraviglioso viaggio. Sono felice, stanca e soddisfatta. Abbiamo fatto merenda da Vassalli (la Sacher *.*) e cenato presso la Trattoria delle Rose a Salò. Con Venezia ho finito xD devo scrivere i nuovi post alla velocità della luce, anche perché sono in super ritardo hahhaha xD a prestissimo!


Vista dall'albergo
Pasticceria Vassalli, dolcini in marzapane
e merenda con torta Sacher

Nessun commento:

Posta un commento